UN TÈ PER DUE REGINE

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UN TÈ PER DUE REGINE

UN TÈ PER DUE REGINE

 

Produzione Laboratori Permanenti

interpreti Caterina Casini (Peggy Guggenheim) e Marilù Prati (Palma Bucarelli)

testo di Casini Prati Suriano

oggetti di scena Maria Teresa Padula

collaborazione-video Francesco Cordio

foto di scena Silvia Lavit Antonio Idini

regia Francesco Suriano

 

Il racconto di due affascinanti e geniali donne che hanno costruito e deciso le sorti dell’arte contemporanea negli Stati Uniti e in Italia.

Dal loro incontro nel 1948 alla Biennale di Venezia, la prima Biennale dopo la seconda guerra mondiale, parte il racconto di Peggy e Palma, una sorta di flusso di memoria dell’una verso l’altra a conoscersi e a capire cosa divideva e cosa invece univa queste due menti raffinate.

Peggy e Palma si confrontano, si combattano, si stimano, riescono a essere anche complici e incredibilmente molti tratti della loro vita si somigliano. 

Non manca nello spettacolo l’aspetto ironico della vicenda, dati i due personaggi particolarmente intensi e con una forte componente critica.

I racconti spesso s’incrociano e le due dialogano o addirittura l’una diventa i personaggi evocati dall’altra e così narrano la propria storia personale e quella del Novecento che ha prodotto l’arte e la cultura di un’epoca da considerarsi d’oro, con artisti, scrittori e intellettuali come Fontana, Kandisky, Pollock, Argan, Rothko, Monelli, Beckett, Duchamp, Cocteau e molti altri, che hanno accompagnato le due Monuments Womans nella loro florida e affascinante vita.

Sullo sfondo appaiono le “magioni” musei delle due protagoniste: la Galleria Nazione d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Venier dei Leoni a Venezia.

 

Lo spettacolo Un tè per due regine nasce dall’incontro tra le due attrici Marilù Prati e Caterina Casini.

È stato scritto da Francesco Suriano, Marilù Prati e Caterina Casini.

Lo spettacolo ha debuttato a Varese nell’ambito della rassegna Parola di Donna il 19 febbraio 2020.

 

Note di regia di Francesco Suriano

Con Marilù Prati ho lavorato su Palma Bucarelli ben due volte, l’ultima con un testo “Io volevo diventare Caterina di Russia”, in cui abbiamo raccontato la vita di colei che possiamo considerare la “creatrice” dell’arte contemporanea in Italia. 

Caterina Casini e Marilù Prati dopo aver condotto il laboratorio “Palma e Peggy” al Macro Asilo di Roma hanno deciso di mettere in scena un lavoro sulle due Monuments Woman.

E dopo aver visto lo straordinario spettacolo di Caterina Casini “Woman before a glass” (Intorno a Peggy Guggenheim) di Lanie Robertson abbiamo intrapreso assieme questo progetto.

Il tempo narrativo e teatrale ha continui flash forward e flash back in cui le due donne tentano di spiegare a noi e l’una e all’altra cosa le ha spinte a scegliere degli artisti invece che altri, a creare delle correnti artistiche, ad aver agito l’una contro l’una perché la prima cosa è stata difendere la propria indipendenza e il proprio agire.  

Gli oggetti di scena, creati da Maria Teresa Padula: due cornici “dorate” che le due attrici girano e rigirano tra le mani come se attraverso vedessero le opere scelte; due cornette telefoniche che le due donne prendono per non comunicare, perché spesso le loro conversazioni sono delle vere e proprie partite a scacchi in cui non sempre vince chi ci aspettiamo.

Il salottino in cui abitano i nostri personaggi è quello che si vede nella fotografia di Peggy Guggenheim e Palma Bucarelli scattata alla Biennale di Venezia del 1948, nel giorno che si sono conosciute personalmente.

La Guggenheim ha lo sguardo fiero e impenetrabile rivolto verso un punto della stanza con in braccio uno dei suoi amati cagnolini. Palma, vestita sempre in modo elegante e impeccabile, la osserva ammirata. Questa fotografia racconta molto e proprio da questa immagine è partito il nostro racconto.

Le due attrici SONO Palma e Peggy e ci riportano con la loro interpretazione le due donne in modo esemplare, con i rispettivi pregi e criticità, con l’ironia yiddish di Peggy e quella scanzonata ma puntigliosa di Palma, che le hanno rese le protagoniste che ancora oggi riconosciamo.

 

Dettagli Progetto