“Scrutando il cielo”
(Speriamo che finisca presto, poi torniamo a casa)
Una messa in scena diversa di Madre Coraggio di Bertolt Brecht
Bando di scrittura (creativa) per giovani, donne e uomini, under 25.
Le strutture promotrici Laboratori Permanenti, Teatri D’Imbarco, Catalyst, impegnate nella produzione e messa in scena di “Madre Coraggio” di Bertolt Brecht, indicono un bando nazionale per la scrittura di testi teatrali sul tema della guerra.
Possono partecipare in lingua italiana, o straniera con traduzione italiana, giovani donne e uomini under 25, che vogliano cimentarsi nell’approfondimento del tema.
Possono essere inviate storie vere o inventate ma dall’alto coefficiente emotivo. Lo scopo è quello di inserire nella messa in scena testi che parlino dei sentimenti di una generazione che in caso di guerra sarebbe direttamente chiamata in causa. La ricaduta sociale del conflitto bellico sui giovani di una società apparentemente distante diventa uno dei punti irrinunciabili del nostro racconto teatrale.
I temi (vincolanti) identificati, e che hanno una relazione diretta con gli episodi di Madre Coraggio, sono i seguenti:
- a) il reclutamento: un domani potresti essere tu;
- b) il coraggio: necessario, sufficiente, razionale, irrazionale;
- c) l’obbedienza acritica: il ruolo della coscienza nell’eseguire un ordine;
- d) la paura: uno stato emotivo difficile da dominare;
- e) il proprio sacrificio: salvare qualcuno in una situazione rischiosa.
I vincitori saranno 5, uno per tema, e vedranno il loro testo utilizzato nella creazione dello spettacolo, inoltre saranno segnalati sulla locandina e sulle pubblicità come autori del testo vincitore.
I testi inviati possono essere scritti sia nella forma del monologo, sia in quella del dialogo a due o più persone, sia in prosa sia in forma poetica, ma non devono superare in nessun caso le 3 cartelle (30 righe e 1800 battute a pagina).
I partecipanti possono scrivere su più di un tema presentando più testi, diversificati per tema, fino a un massimo di 5.
Il bando si apre il giorno 29 febbraio 2024 e scade il giorno 13 maggio 2024.
La struttura del bando è molto semplice, basta inviare per mail il proprio scritto agli indirizzi sotto indicati. I testi saranno valutati da una commissione di professionisti del teatro: Caterina Casini (attrice, regista, direttrice artistica Laboratori Permanenti), Beatrice Visibelli (attrice e direttrice artistica di Teatri D’Imbarco), Alberto Fortuzzi (regista, attore drammaturgo), Nicola Zavagli (drammaturgo, regista, direttore artistico Teatri D’Imbarco), Emilia Paternostro (direzione artistica Catalyst), Riccardo Rombi (attore, regista drammaturgo, direzione artistica Catalyst).
I testi andranno inviati alla mail dedicata scrutandoilcielo@gmail.com entro e non oltre il 13 maggio 2024
IL PROGETTO
Il progetto “SCRUTANDO IL CIELO – speriamo finisca presto poi torniamo a casa” si connette con il laboratorio naz.di drammaturgia “In pace col conflitto” progetto triennale 22/24 di Laboratori Permanenti, Catalyst, Settimo Cielo, Officine Papage, Teatri d’Imbarco. Al centro la parola “conflitto”. Conflitti interiori, umani, armati. Il conflitto è base di drammaturgia e Teatro, come teorizza Aristotele.
L’idea di mettere in scena Madre Coraggio di Bertolt Brecht nasce dall’esperienza sviluppata dalla compagnia Laboratori Permanenti nel lavoro su “La paura mangia l’anima” di Fassbinder. Il realismo sociale di Fassbinder come continuazione della teoria dello straniamento brechtiano nella recitazione dell’attore è il tema sul quale ci siamo concentrati in questi anni. La modalità delle “residenze” ha permesso di non isolare il tema come scelta artistica ‘intellettuale’, ma di trasformarlo nella ricerca di come rappresentare su un palcoscenico la realtà di oggi e renderla fruibile a gente di ogni età e di ogni classe sociale, motivandoci ancora di più sulla giustezza delle nostre scelte.
Il progetto “SCRUTANDO IL CIELO – speriamo finisca presto poi torniamo a casa” che si sviluppa da “Madre Coraggio e i suoi figli” di Bertolt Brecht, è più vasto e ancora più diretto, e aveva bisogno di trovare un più ampio respiro territoriale. Nasce così l’idea di condividerlo con altre strutture, residenze artistiche toscane, interessate alla realtà sociale e al suo racconto poetico, per co-produrre lo spettacolo, con Teatri D’Imbarco di Firenze e Catalyst di Barberino del Mugello.
Abbiamo voluto tenere il titolo completo dell’opera, “Madre Coraggio e i suoi figli”, perché la riduzione (e nuova traduzione) di quest’ opera imponente si concentrerà sulla tragedia principale che connota ogni guerra: l’annientamento delle giovani generazioni, il cinismo a cui l’essere umano arriva con la sua insensata avidità di distruggere e di essere distrutto.